Breve esperienza nella "No-Sleeping Company"
Sono sempre stato un insoddisfatto della situazione in cui, per un motivo o per un altro, mi venivo a trovare. Anche ora, che posso considerarmi un giovane -e modesto- professionista, trovo sempre qualche elemento che mi fa dire: "C’è qualcosa che mi manca, non mi pare di aver fatto abbastanza, etc..!". Nella fattispecie il fatto di essere un libero professionista (uno dei tantissimi Kiw’s italiani), una ditta individuale,comincia a non bastami più, sia per motivi puramente d’inserimento sociale (non è sempre bello essere soli), sia per motivi più tecnici: sento la necessità di un substrato organizzativo (ad esempio il team) che mi faccia capire come dove e perchè lavorare in un gruppo e sento il bisogno di confrontarmi giorno per giorno con altre persone sia per un fatto di auto-valutazione, sia per apprendere da queste qualche cosa (anzi, tante cose) che magari il giorno prima non conoscevo.
Per questo motivo ho deciso di affiancare alla mia vita come libero professionista un’altra, però come dipendente/consulente per una qualsiasi grande azienda, un rapporto che mi permetta di ampliare i miei orizzonti conoscitivi sia sulla tecnica che sull’organizzazione di gruppi in genere.
A tal scopo ho inviato a decine e decine di indirizzi selezionati (quelli a cui si arriva cliccando sul link “Job Opportunities” dei siti delle majors) il mio curriculum. Dopo aver scremato le offerte di lavoro pazzesche (leggi: “Si fa presto a dire New Economy“) ho selezionato quelle più interessanti (del calibro di Bibop o Inferentia per intenderci..) e mi sono presentato ad alcuni colloqui; dalla seconda scrematura applicata è venuto fuori il nome di un’azienda trevigiana, la E-tree, del gruppo Etnoteam, che mi aveva fatto una buonissima impressione: letti in ufficio se si sta fino a tardi, pranzi e cene più o meno offerti o facilitati dall’azienda, alloggio, una certa disponibilità economica, ambiente di giovanissimi estremamente gioviali e disponibili, flessibilità dell’orario lavorativo incredibile etc.. Insomma un bell’ambiente dove poter avere le esperienze che desideravo fare.
Mi presento al primo colloquio, direttamente coll’Amm.re Delegato, Riccardo Donadon, il quale nel giro di 15min 15 mi dice che ha capito quello che valgo, mi invita a valutare la possibilità di lavorare con loro (ero ancora un po’ restio in quanto non volevo impegnarmi più di tanto, dati i miei pregressi impegni con i vari clienti..), e mi esorta a mettermi d’accordo con la Responsabile del Personale, in quel momento presente, per confermare successivamente la mia disponibilità. A seguito di quel colloquio, previa mia dimostrazione d’interesse, ne avviene un altro che, invece che svolgersi con il “Numero 2” della ditta (almeno credo che sia il suo ruolo), avviene con un PM (ho appreso da poco che ciò non significa Pubblico Magistero, nell’ambiente produttivo, ma Project Manager), il quale, dopo aver testato la mia conoscenza di HTML proponendomi una semplicissima dimostrazione:
- Scrivi il codice di una tabella con due celle;
- Formattami questo testo con tal font, tali dimensioni e tal allineamento;
- Fammi una casella di input con queste proprietà)
..che ovviamente supero eccellentemente (..), mi dice che a loro mancano macchine (PC) e un posto in alloggio, e che quindi potrei venire da loro in prova per una settimana verso la metà di Agosto.
Visto che mi era stato proposto veementemente un periodo di prova di due mesi e mi erano stati garantiti alloggio e postazione di lavoro proprio dall’Amm.re Delegato, dopo essere tornato da Treviso a mani vuote nella mia città, mi rivolgo nuovamente alla Responsabile del Personale e le chiedo quale delle due affermazioni sia vera: “Vieni quando vuoi, ma il prima possibile che c’è tanto lavoro!” del Amm.re Delegato e del Numero 2, oppure “Non c’è posto, per ora, per te in quest’azienda!” fatta da uno dei Project Manager; dovevo fidarmi dei Capi oppure di un Dipendente?
Dopo un po’ di botta-e-risposta telefonici capisco che forse il 3 Luglio riesco ad entrare in azienda con tutti, od almeno alcuni, crismi. Ma anche qui c’è un intoppo: il problema dei PC e dell’alloggio che non ci sono è reale e quindi l’inizio dei lavori è da posticiparsi a Lunedì 10 Luglio 2000.
A questo punto sono già note, in quanto nell’accordo verbale vengono specificate, certe cose (lavorerò due mesi facendo una pausa gli ultimi dieci giorni di Agosto, avrò un alloggio condiviso con altre persone che mi sarà fornito direttamente dall’azienda, se ci piaceremo a vicenda potrò restare presso l’azienda), mentre di altre sono ancora all’oscuro (quanto percepirò, quali saranno le mie\r\nspese accessorie, quale sarà la modalità contrattuale, etc..); in pratica la parte più importante non viene detta; poco importa: “Pericolo è il mio secondo nome…!“, quindi accetto comunque, mi dico: “Si vedrà..”.
Iniziano i lavori…
Arrivo alle 09:40 di Lunedì 10 luglio, dopo aver percorso quasi 200Km di autostrada in due ore ed aver perso un’ora nel centro di Treviso per farmene neanche 10 (Piano Urbano del Traffico, iniziato proprio quel giorno..), e mi dirigo subito dalla Responsabile del Personale -per scusarmi con lei del mio ritardo (l’orario di lavoro inizia alle 09:00)-, la quale mi accompagna direttamente in loco, dal loft dell’Amministrazione al grande spazio dell’Area operativa, dove mi affida a quel PM che avevo già conosciuto prima e che, pare, sarà il mio diretto superiore.
Costui, dopo avermi mostrato la mia stazione di lavoro, mi lascia li, contento io perchè potevo, in attesa d’istruzioni, settare il mio client e-mail ed installarmi la mia versione di Ms.Office 2000 come software base [in quanto, oltre alle altre conosciute applicazioni, contiene Ms.Front Page, che è quello che uso di più -considerando che Ms.Notepad (col quale in questo momento sto editando questo articolo) è un must pressoché ovvio- tra gli editors HTML].
Dopo un po’ di tempo (10:30 AM), disgraziatamente dopo essermi abituato ad un Win98 con hardware potentissimo (..), questo PM torna e mi dice di spostarmi su un altro PC per essere più dentr
o il gruppo di miei colleghi: quest’altra macchina è un WinNT 4.0 WS un po’ più lenta, appena da configurare per l’accesso alla intranet aziendale e come utente, e disgraziatamente piena di softwares Shareware>, Mp3, ed una dotazione browser scadente (pare necessario che utilizzi un Ms.IE 4.0 ed un Ns.Communicator di analoga versione in quanto lo richiedono i vari test sulla compatibilità browser, peraltro giusti ed obbligatori..).
Non mi viene data ancora alcuna istruzione e quindi, dopo le opportune configurazioni fatte dal mio gentile ed amabile vicino (che pare sia il Guru dei sistemi..), comincio a navigare nella intranet aziendale dove, sempre secondo questo simpatico personaggio, potrei trovare e scaricare alcuni editors HTML shareware ed altre utilities. Trovato il client e la cartella indicatemi mi scarico HotDog e HomeSite, due sharewares molto buoni, e li installo, visto che non sono un utilizzatore di Macromedia Flash e che quest’ultimo è l’unico programma, che si avvicini all’editing per il web, contenuto nella macchina. Dopo l’installazione il mio compagno mi chiede se voglio che mi dia il necessario per crackare i due sharewares ed io gli rispondo che per ora il tempo massimo d’uso dei 30 giorni mi va più che bene (spero infatti sempre di poter utilizzare uno strumento più veloce ed usabile come un editor visuale, diciamo almeno Dreamweaver..).
Dopo più di due ore (00:40 PM), a ridosso della pausa pranzo (dalle 13:00 alle 14.30), di zapping sui vari client in cerca di fare qualcosa, finalmente torna il PM di prima che mi da da fare una paginetta web di un’azienda che non ricordo: un po’ di tabelle e Resize & Cut del .pdf, che costituisce l’unica dimostrazione del layout del sito. Comincio piano, effettivamente rallentato dalla scarsa usabilità di un qualunque editor testuale (se usato non affiancato ad uno invece visuale), ma non mi preoccupo: anche gli altri, i miei colleghi che già erano la prima di me e che dovrebbero essere avvezzi alle difficoltà tecnico/cognitive del testuale, vanno piano; oltre ad avere gli stessi problemi d’approccio miei questi se la prendono davvero con calma, mentre io mi affatico a gestire codice.
Arriva subito la pausa pranzo e, dopo aver dato un occhiata al pasto proposto (degli alimenti surgelati da acquistare ed inserire, in coda con gli altri affamati, nel microonde del cucinotto), decido di recarmi nel primo snack-bar disponibile; fortunatamente c’è un locale a neanche 100m dalla E-tree e quindi mi ci fiondo dentro ordinando una Coca-Cola ed un panino (? 15.000).
Finisco presto e torno in azienda, dove, tra una boccata di sigaretta e l’altra, mi metto a fare le telefonate di routine (clienti, morosa, etc..) attendendo le 14.30. Seguendo i miei ritmi handicappati comunque mi adeguo alla velocità, alle ripetute interruzioni ed al Free-Surfing altrui e finisco la pagina dopo qualche ora, quasi alla fine dell’orario di lavoro (05:50 PM). Presentato il risultato al mio vicino, che funge pure da mio supervisore, dopo una ventina di minuti questo mi fa notare che su Netscape la visualizzazione non è corretta (colpa da attribuire ad un “a capo” proprio nel codice) e mi saluta rimandandomi a domani. Io mi incazzo -non avevo mai fatto un errore del genere- e decido di restare in azienda oltre l’orario di lavoro: aperto il mio FrontPage 2000, installato sulla prima macchina affidatami, rifaccio tutto daccapo nel giro di una decina di minuti, ottenendo risultati migliori, e lascio un dischetto con la versione corretta che il mio vicino potrà vedere\r\nl’indomani.
A questo punto devo andare in alloggio, ma so (perchè mi era stato riferito qualche ora prima) che devo attendere una persona, il mio compagno di stanza, che mi accompagni a circa 5Km dall’azienda, a Ponzano Veneto.
Nell’attesa di questo mio compagno di stanza provo a mangiare la cena preparata dal cuoco aziendale: pasta con carne e fagioli che posso prendere direttamente dalla pentola del cucinotto posto all’entrata dello stabile, tra alcuni uffici ed i servizi igenici.
Alle 09:30 PM mi trovo con questa persona e mi avvio verso la località dove sta l’appartamento, che raggiungo in circa una decina di minuti.
L’appartamento è bello, anche se non ha l’aria condizionata come quello che mi era stato proposto in mattinata, ed ha tutto il necessario: cucina economica con attigua sala televisione (quest’ultima fornita da una compagna di stanza, PM), bagno con vasca e lavatrice verticale e due stanze (una per la PM, e l’altra per noi due maschi, con un letto a castello).
Insoddisfatto, ovviamente, della pseudo-cena in E-tree decido di uscire (10.20 PM) e trovo un’ottima osteria proprio a Ponzano Veneto, dove bevo un buon Fragolino con dei biscottini alle mandorle e posso vedere l’inizio di Porky’s II, ed incamminarmi poi verso l’appartamento per andare a dormire.
Il Secondo Giorno..
..Mi sveglio sufficientemente presto da organizzarmi con i miei due compagni per l’uso del bagno e riuscire pure ad essere in E-tree alle 09:00 AM, tanto per non fare il ritardo del giorno prima, scoprendo che praticamente solo pochi arrivano a quell’ora: la maggior parte arriva tra le 09.20 e le 09.45, cominciando poi a lavorare intorno alle 10.0 0, dopo un sano caffé dalla macchinetta che funziona sia a monete che a chiave magnetica (cauzione = ? 10.000 per credito = ? 0).
Il mio compagno è arrivato alle 09.30 e subito gli mostro orgoglioso la correzione della pagina del giorno prima; lui conferma che va tutto bene e comincia a smanettare sul suo PC (10:15 AM).
Circa alle 10:40 AM si rivolge nuovamente a me mostrandomi la sua creazione, l’home page del sito GialloViaggi e chiedendomi se avevo mai lavorato coi cookies lato client (Javascript
). Io gli dico che, pur conoscendo la problematica, non ho mai usato prima questo tipo di cookies per il fatto stesso che non ne ho mai avuto la necessità, ma comunque dovrei riuscire a venirne fuori grazie al tomo su Javascript
che mi sono portato dietro (11.20 AM). Così puntualmente accade, anche se con qualche piccolo intoppo (il
cookie non fa il suo dovere in quanto entrambi non riusciamo a rintracciarlo e cancellarlo dalle directories di files temporanei internet di NT per la prova funzionale), portandoci direttamente alla pausa pranzo (00:00 PM).
Oggi il cuoco ha fatto pasta fredda, che non mi piace, e quindi decido di recarmi nuovamente all’esterno dell’azienda. Trovo un altro posto, più economico di quello del giorno prima, dove mangio un toast e bevo un Thé freddo (? 5.000); torno subito in azienda e scarico la posta.
Dalle 02:30 PM alle 06:00 PM nessuno mi da alcun’istruzione, probabilmente perchè sono visibilmente impegnato a navigare su Insidedhtml.com alla ricerca di idee e scripts per implementare con una funzione di aiuto il settaggio di campi testo nel motore interno di ricerca, su date di Inizio e Fine periodo vacanza, sempre sul sito GialloViaggi.
Verso le 06:00 PM mi rivolgo al mio vicino/supervisore e gli espongo quello che sto cercando: uno scriptlet che, date le coordinate X e Y del Client, generi un layer contenente un menù dinamico per le date (tipo quello di Ms.Outlook o quello delle ultime versioni di Windows) cliccando i vari elementi del quale vengano automaticamente riempiti i campi testo giorno
, mese
e anno
del modulo di ricerca. Il mio vicino sembra entusiasta ma poi, laconicamente, mi dice che nessuno ha fatto espressa richiesta di quest’implementazione, e che, nel dubbio, era quindi meglio lasciar stare.
Con questa delusione progettuale mia, e del mio vicino (al quale, deduco quindi, piacciono ugualmente le sfide professionali di questo tipo, ovvero di quelle che danno valore aggiunto nel prodotto finale), termina pure il secondo giorno di lavoro, che si chiude poi, effettivamente, qualche ora dopo, sempre nella stessa osteria del giorno prima.
Il Terzo Giorno..
..Arrivo ancora in perfetto orario, osservando nuovamente il ripetersi della scena del ritardo di massa del giorno prima. Quest’oggi tutti sembrano però più svegli, infatti ciascuno decide di aprire il proprio WinAmp e di far suonare contemporaneamente a ciascun PC una canzone diversa tra i tanti MP3 contenuti nella intranet..
Anche oggi “nulla di nuovo sul fronte occidentale“: nessuno mi domanda di fare qualcosa.
Tuttavia ho il mio da fare a divertirmi perchè quello nuovo (come se io fossi già un veterano..?), seduto dietro di me, chiede al suo rispettivo supervisore un qualcosa che io non capisco, ma sono in grado di sentire quest’ultimo rispodergli: “Guarda! Per formattare il testo con questo font e questa dimensione devi scrivere: ..font face=".." size=".." ..
“. Questo fatto desta tanta ilarità in me che ho la fortuna che un mio cliente mi chiami perchè senno rischierei di mettermi a ridere di gusto..
Non succede nulla sin circa le 05:30 PM, quando il solito PM mi avvicina seduttivo e mi dice che avrà bisogno della mia disponibilità di un’oretta per spiegarmi cosa ci sia da fare su un sito per la BNL, cosa che gli è stata a sua volta spiegata dalla collega PM che avevo vista con lui sino a quel momento (circa due ore..). Chiaramente non se ne fa niente: subito dopo il PM sparisce in qualche meandro aziendale ed alle 07:30 PM io sono così stufo di aspettarlo che me ne vado a casa, mi lavo e riesco verso l’ormai famigliare osteria..
Il Quarto Giorno
Oramai mi sono ambientato: al mio arrivo (09:05 AM), già ristorato da brioche e cappuccino presi in un bar sulla strada da Ponzano Veneto a Treviso (in cui ho avuto l’ennesimo sospetto che i Trevigiani non conoscano altra cronaca che quella locale -per non dire “paesana“..-, perdipiù prendendo come fonte esclusiva “Il Gazzettino“..) prendo a parlare con gli altri aficionados della sigaretta mattutina prima di entrare al lavoro.
Scopro che i miei colleghi (anche quelli che solitamente non vedo perchè l’ex-fabbrica sede dell’Azienda è grande e ripartita in ampii spazi per ciascuna Divisione) sono Veneti, ma anche Lombardi, Emiliani, Trentini e pure della mia regione (Friuli-Venezia-Giulia); in sostanza, una sorta di “Triveneto allargato“. L’età è compresa tra i 20 ed i 30 anni, con alcune eccezioni di over-30.
Alcuni di essi si fanno, ad esempio, andata e ritorno ogni giorno da Mestre (non che sia una gran distanza, però..) perché è li che vivono con la loro famiglia, altri magari studiano (Scienze della Comunicazione ed Ing.Informatica sembrano i corsi di laurea più gettonati..) ed altri ancora stanno pensando di metter su la propria di famiglia. Tutti, o comunque una buona parte, pensano già di far parte di una grande famiglia: quella dell’E-tree..
Il vero giorno lavorativo inizia tardi a causa di una lunga telefonata del mio PM con un cliente alle prese con allegati invisibili nelle e-mail che doveva mandare all’E-Tree con materiali da inserire nel suo sito. Provo empatia per la frustrazione del mio PM, evidentemente in difficoltà con richieste così banali, ma lo stesso troppo difficili per un non-tecnico, e gli do una mano chiedendogli di passarmi al vivavoce il cliente. In una decina di minuti di conversazione resa gracchiante da un impianto certamente di non sublime qualità il problema è risolto, il cliente è contento e si può cominciare a parlare del sito BNL (11:15 AM) ed iniziare i lavori (11:30 AM!!).
La cosa è abbastanza semplice -spiego al PM- e la soluzione funzionale proposta (un misto tra codice client-side e server-side..) sembra di rapida applicabilità. Alle 01:30 PM, e dopo essermi messo d’accordo con chi doveva occuparsi dell’JHTML (E-tree usa Dynamo -sul quale propro il giorno prima si è tenuto un rapido corso cui comunque non ho potuto partecipare..- e tenta di mettere JHTML ovunque può..), anche questa attività, benché di quelle un po’ pallose, si conclude efficacemente, ed il mio PM mi loda per la buona soluzione proposta.
Tornato dal pranzo 02:30 PM scopro che l’intraprendenza paga solo i fortunati, ed io non sono proprio un fortunato: dato che sembro molto avvezzo al dHTML (Dynamic HTML), ovvero a “creare bei effetti visivi sulle pagine” senza usare Flash, pare che il mio ingegno (??) sia ciò che serve per rivedere e rifinire Milano Freestyle. Passo dunque tutto il pomeriggio a fare una revisione del codice di tal sito (penso al 99% statico) ed ad inserirvi funzioni dHTML di varia natura, in modo da renderlo più smart (o piuttosto di renderlo tale tout-court..).
Finisco abbastanza presto il lavoro, ma è comunque tardi (per me), le 08:15 PM. Il PM è contento perché pensava ci volessero almeno due giornate piene, ed anch’io perché io stesso avevo gl’avevo sovrastimato l’impegno ad almeno una giornata piena.
Comunque è ora di cena (per me, 08:30 PM) e vorrei poter fruire di una delle tanto decantate virtù dell’azienda, ovvero della possibilità (il govedì ed il venerdì sera, ma credo anche nel week-end..) di ordinare una bella pizza e farla pagare all’E-tree. Peccato
che l’azienda offre si questo benefit, mi viene detto, ma che si possa ordinare la pizza soltanto verso le 09:00 PM, per riceverla non prima delle 09:30-10:00 PM, il che vuol dire che solo chi si attarda davvero al lavoro (diciamo chi fa la pausa per la cena e poi -come è uso- resta in ufficio sino a mezzanotte e spesso oltre) gode di questo regalino, chi invece fa già un semplice straordinario (chiaramente non pagato) fino alle 09:00 PM, ad esempio, resta a bocca asciutta.
Non mi resta che tornarmene a casa (sono un tipo abbastanza “adattativo” e, diciamo, “Wherever I Lay My Hat… That’s My Home..“..) per la solita doccia e per poi rifugiarmi in osteria. Questa sera c’è un’ottima (per non dire eccelsa) pasta e fagioli e non mi lascio scappare l’opportunità di fare il bis, seduto al fresco (per fortuna!) in giardino ed allietato da un buon vino.
Quinto giorno